Peter Cameron
Quella sera dorata
“Perché vuole scrivere la biografia di Jules?” lo imbeccò Arden
“Bene” disse Omar “penso che La gondola sia un importante documento storico e artistico. E che la vita di Gund sia stata interessante…sotto molti aspetti, e paradigmatica del suo secolo.”
“In che senso?” domandò Adam.
“La sua vita congiunge mondi, culture e religioni. Vi si riflettono tutti I grandi conflitti del secolo.”
martedì 12 ottobre 2010
lunedì 9 agosto 2010
La solitudine dei numeri primi - Paolo Giordano
"Succedeva nei film a succedeva nella realtà. La gente si prendeva quello che voleva, si aggrappava alle coincidenze, quelle poche e ci tirava su un'esistenza."
p. 296
p. 296
sabato 10 aprile 2010
Stefano E. D'Anna " La scuola degli Dei "
"L'umanità può rinnovarsi, può rigenerarsi, rinascere...può riacquisire la volontà sepolta. Non c'è bisogno di una rivoluzione di massa. La vera TRASFORMAZIONE dell'umanità avviene attraverso la trasformazione di un solo individuo che realizzi la propria integrità, la totalità di se stesso".
pag. 326-7
pag. 326-7
lunedì 5 aprile 2010
Stefano E. D'Anna "La scuola degli Dei"
"L'uomo reale non appartiene ad alcuna filosopfia, ideologia o religione. Un vero sognatore non ha etichette. Non può appartenere, non può essere compreso... Egli sa che l'Antagonista arriva solo per permetterci di superare i nostri limiti... Per questo benedice ogni apparente ostacolo...ogni apparente avversità...Se un giorno passeggiando in un giardino poggerai il piede su una spina - epilogò - non dimenticare mai di ringraziare".
pag.177
pag.177
mercoledì 16 settembre 2009
da "Censura" Shariar Mandanipour ed. Rizzoli
“Questa è la storia di un uomo che trovò una mappa del tesoro.
La mappa diceva : esci da una porta e vedrai un palazzo, rivolgi
La schiena al palazzo e la faccia alla Mecca, poi scocca una
Freccia. Là dove cadrà la freccia, sarà un tesoro. Così fece l’uomo
E scoccò una freccia, poi un’altra e un’altra ancora. Ma non
Trovò nessun tesoro. La notizia giunse al re. Per lui, abili arcieri scoc-
carono le loro frecce lontano e più lontano ancora, ma non trova-
rono nessun tesoro. Quando infine l’uomo si rivolse a Dio clemente
e misericordioso, capì : non doveva tendere la corda. Allora lasciò
andare la freccia e quella cadde dinanzi a lui.”
Shams Tabrizi (1248 d.C.)
La mappa diceva : esci da una porta e vedrai un palazzo, rivolgi
La schiena al palazzo e la faccia alla Mecca, poi scocca una
Freccia. Là dove cadrà la freccia, sarà un tesoro. Così fece l’uomo
E scoccò una freccia, poi un’altra e un’altra ancora. Ma non
Trovò nessun tesoro. La notizia giunse al re. Per lui, abili arcieri scoc-
carono le loro frecce lontano e più lontano ancora, ma non trova-
rono nessun tesoro. Quando infine l’uomo si rivolse a Dio clemente
e misericordioso, capì : non doveva tendere la corda. Allora lasciò
andare la freccia e quella cadde dinanzi a lui.”
Shams Tabrizi (1248 d.C.)
sabato 5 settembre 2009
Sara Yalda "Il paese delle stelle nascoste" ed. piemme
"Ecco da dove vengo", mi dico. E d'improvviso mi appare chiara una cosa : anch'io sono venuta qui a prendere qualcuno. Una bimbetta che mi sta aspettando in cima alle scale. Una bambina della quale non sopporto più le angosce, quella bambina che devo soffocare per sconfiggere il mal di pancia; quella che ho sempre cercato d' ignorare guardando semplicemente in avanti; quella contro la quale ho studiato all'Università, ho scelto gli amici, mi sono innamorata, quella malgrado la quale ho costruito me stessa fino a oggi. Esattamente quella bambina sono venuta a ritrovare.
Non è più da sola adesso. Scenderemo le scale insieme, piano piano, stando attente a non scivolare; e anche se non arriveremo proprio a una festa, forse riusciremo a ballare lo stesso, sulle note di un ritornello qualsiasi, io e lei insieme".
pag.117
Non è più da sola adesso. Scenderemo le scale insieme, piano piano, stando attente a non scivolare; e anche se non arriveremo proprio a una festa, forse riusciremo a ballare lo stesso, sulle note di un ritornello qualsiasi, io e lei insieme".
pag.117
venerdì 28 agosto 2009
Possibilità
Preferisco il cinema.
Preferisco i gatti.
Preferisco le querce sul fiume Warta.
Preferisco Dickens a Dostoevskij.
Preferisco me che vuol bene alla gente
a me che ama l'umanità.
Preferisco avere sottomano ago e filo.
Preferisco il colore verde.
Preferisco non affermare
che l'intelletto ha la colpa di tutto.
Preferisco le eccezioni.
Preferisco uscire prima.
Preferisco parlare con i medici d'altro.
Preferisco le vecchie illustrazioni a tratteggio.
Preferisco il ridicolo di scrivere poesie
al ridicolo di non scriverne.
Preferisco in amore gli anniversari non tondi,
da festeggiare ogni giorno.
Preferisco i moralisti
che non mi promettono nulla.
Preferisco una bontà avveduta e una credulona.
Preferisco la terra in borghese.
Preferisco i paesi conquistati a quelli conquistatori.
Preferisco avere delle riserve.
Preferisco l'inferno del caos all'inferno dell'ordine.
Preferisco le favole dei Grimm alle prime pagine.
Preferisco le foglie senza fiori ai fiori senza foglie.
Preferisco i cani con la coda non tagliata.
Preferisco gli occhi chiari, perchè li ho scuri.
Preferisco i cassetti.
Preferisco molte cose che qui non ho menzionato
a molte pure qui non menzionate.
Preferisco gli zeri alla rinfusa
che non allineati in una cifra.
Preferisco il tempo degli insetti e quello siderale.
Preferisco toccare ferro.
Preferisco non chiedere per quanto ancora e quando.
Preferisco prendere in considerazione perfino la possibilità
che l'essere abbia una sua ragione.
Wislawa Szymborska
da "gente sul ponte" 1986
Preferisco i gatti.
Preferisco le querce sul fiume Warta.
Preferisco Dickens a Dostoevskij.
Preferisco me che vuol bene alla gente
a me che ama l'umanità.
Preferisco avere sottomano ago e filo.
Preferisco il colore verde.
Preferisco non affermare
che l'intelletto ha la colpa di tutto.
Preferisco le eccezioni.
Preferisco uscire prima.
Preferisco parlare con i medici d'altro.
Preferisco le vecchie illustrazioni a tratteggio.
Preferisco il ridicolo di scrivere poesie
al ridicolo di non scriverne.
Preferisco in amore gli anniversari non tondi,
da festeggiare ogni giorno.
Preferisco i moralisti
che non mi promettono nulla.
Preferisco una bontà avveduta e una credulona.
Preferisco la terra in borghese.
Preferisco i paesi conquistati a quelli conquistatori.
Preferisco avere delle riserve.
Preferisco l'inferno del caos all'inferno dell'ordine.
Preferisco le favole dei Grimm alle prime pagine.
Preferisco le foglie senza fiori ai fiori senza foglie.
Preferisco i cani con la coda non tagliata.
Preferisco gli occhi chiari, perchè li ho scuri.
Preferisco i cassetti.
Preferisco molte cose che qui non ho menzionato
a molte pure qui non menzionate.
Preferisco gli zeri alla rinfusa
che non allineati in una cifra.
Preferisco il tempo degli insetti e quello siderale.
Preferisco toccare ferro.
Preferisco non chiedere per quanto ancora e quando.
Preferisco prendere in considerazione perfino la possibilità
che l'essere abbia una sua ragione.
Wislawa Szymborska
da "gente sul ponte" 1986
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